'SerenityCrow' |
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| Ricordate quei due fratellini scomparsi il 5 giugno del 2006? Erano Francesco e Salvatore di 13 e 11 anni. Si supponeva che fossero stati rapiti, ma purtroppo si è scoperta una cosa gravissima. Sarebbero stati uccisi dal padre (che li aveva in custodia da 20 gg) per una punizione. Ho i brividi solo a parlarne, quando si tratta di bambini penso subito a mio figlio, è naturale, e sapere che un genitore possa uccidere un figlio non lo concepisco proprio! Comunque, vi riporto un articoletto preso da Tiscali: "La polizia di Bari ha arrestato Filippo Pappalardi il padre dei due fratellini scomparsi il 5 giugno del 2006 a Gravina di Puglia. L'accusa per l'uomo è di omicidio dei suoi due figli, Francesco e Salvatore di 13 e 11 anni, e di occultamento dei cadaveri. Pappalardi: "Tra due giorni esco" - Il padre dei bambini si dichiara innocente. Mentre veniva portato nella questura di Bari dagli uomini della squadra mobile ha dichiarato: "Tra due giorni esco perché sono innocente". Uccisi per punizione - Secondo una ricostruzione dei fatti resa nota dalla polizia, Pappalardi avrebbe ucciso i suoi due figli mentre li stava punendo per non avergli obbedito per l'ennesima volta. Mentre metteva in atto la punizione - secondo l'ipotesi investigativa - la situazione gli sarebbe sfuggita di mano: avrebbe ucciso i figli e si sarebbe quindi sbarazzato dei loro cadaveri. Non potevano uscire dal 28 maggio - Ciccio e Tore erano in punizione e non potevano uscire dalla loro casa dal 28 maggio perché erano rincasati a mezzanotte anziché alle 21. Il 5 giugno erano usciti con l'autorizzazione della matrigna per andare a giocare in piazza a Gravina. Pappalardi li avrebbe raggiunti e caricati in macchina e poi li avrebbe uccisi. L'acccusa: "un uomo dal carattere irascibile" - I due ragazzini erano stati affidati al padre una ventina di giorni prima della loro scomparsa: secondo l'accusa, dovevano sottostare al carattere ferreo e irascibile del genitore che imponeva sia a Francesco e Salvatore, avuti dal precedente matrimonio con Rosa Carlucci, sia ai tre figli della sua convivente, Maria Ricupero, lunghi periodi di punizione per non aver osservato le regole imposte."
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